Il 15 e 16 maggio si voterà per l'elezione del Sindaco di Ponte San Pietro. Chi voteresti?

mercoledì 30 marzo 2011

AMMINISTRATIVE 2011 - 5 COMUNI DELL'ISOLA ALLE URNE

Sono cinque i Comuni dell'Isola Bergamasca chiamati alle urne per l'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale: BOTTANUCO - MEDOLAGO - PALAZZAGO - PONTE SAN PIETRO - SOLZA

SI AL REFERENDUM - CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

Siamo quelli che vogliono l'acqua pubblica, quelli che credono che un bene universale fondamentale per la vita non debba essere affidato alle logiche del mercato e del profitto. Quelli che hanno raccolto quasi un milione e mezzo di firme per promuovere 3 referendum per la totale ripubblicizzazione dei servizi idrici. In Italia l’importanza della questione acqua ha raggiunto nel tempo una forte consapevolezza sociale e una capillare diffusione territoriale, aggregando culture ed esperienze differenti e facendo divenire la battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società. I referendum per l'acqua pubblica sono infatti proposti dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e dalla più vasta coalizione sociale mai messa insieme in questo paese. Da diversi anni sono attive nei territori decine di vertenze aperte da cittadini, lavoratori ed anche Amministratori Locali che sono portatrici di un’esigenza comune e condivisa, cioè la necessità di una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione, provocando dappertutto degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione degli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia. Queste diverse realtà sociali hanno deciso di ritrovarsi per rendere più incisive le reciproche lotte in difesa dell’acqua come bene comune. E’ apparso a tutti chiaro come fosse decisivo far diventare l’acqua una vertenza nazionale, comunemente condivisa e costruita in forma partecipata. Contemporaneamente in Italia il processo di privatizzazione ha subito un'accelerazione con all'approvazione nel novembre 2009 del decreto Ronchi il quale sancisce la totale e definitiva privatizzazione dell'acqua potabile. Il 20 marzo 2010 duecentomila persone sono scese in piazza a Roma per la seconda manifestazione nazionale proprio perchè ritengono che questo sia un epilogo da scongiurare, per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, perché espropria l’acqua potabile dal controllo degli Enti locali e dei cittadini, perché consegna al mercato l’acqua con tutte le ripercussioni sociali che questo può generare. Nei primi mesi del 2010, a partire dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, si è andata costituendo una vasta coalizione sociale (il costituendo Comitato Promotore) con il fine di promuovere tre referendum abrogativi di tutte le norme che hanno privatizzato l'acqua in Italia: il 1° quesito richiede l'abrogazione dell'art. 23 bis Legge 133/08 e sue successive modifiche introdotte con l'Art. 15 del D.L. 135/2009; il 2° quesito richiede l'abrogazione dell'art. 150 del Decreto Ambientale 152/06; il 3° quesito richiede l'abrogazione della parte dell'art. 154 del Decreto Ambientale 152/06 relativa alla remunerazione del capitale investito. In tre mesi tra il 22 aprile e il 19 luglio sono state raccolte 1.402.035 firme a sostegno dei tre quesiti. Un risultato assolutamente straordinario che fa di questa campagna referendaria quella che ha raccolto il maggior numero di firme nella storia del nostro Paese. Nel 2011, i cittadini saranno chiamati a votare sì per i tre referendum. Se vinceremo non sarà più possibile né la gestione dell'acqua da parte di privati né la possibilità di trarne profitti. Perché l'acqua è un diritto di tutti e come tale deve essere considerata. Perché si scrive acqua, si legge democrazia.

Testo tratto da


SI AL REFERENDUM - CONTRO NUCLEARE E LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Dopo aver raccolto oltre due milioni di firme quando nessuno ci credeva, l'Italia dei valori è ora impegnata nella campagna referendaria lanciata da piazza Navona, a Roma, lo scorso 19 marzo, e alla quale hanno partecipato migliaia di cittadini, esponenti del mondo del lavoro, dell'università, della cultura. Tutti uniti a sostegno dei referendum su nucleare, legittimo impedimento e acqua, che si svolgeranno il 12 e 13 giugno prossimi. La battaglia è ancora tutta da vincere: raggiungere il quorum non sarà facile. Per questo bisogna convincere gli italiani a recarsi alle urne, anche se il governo - come ha già fatto non concedendo l'accorpamento referendum/ballottaggio il 29 maggio, proverà a ostacolarci in tutti i modi e cercherà di mandare gli italiani al mare. C'è quindi bisogno dell'aiuto di tutti, e tutti possono fare molto. Può servire anche solo parlare con gli amici, i familiari, i colleghi di lavoro e dire loro che il nucleare è un incubo dal quale altri Paesi vogliono uscire, è un'energia obsoleta, costosa e soprattutto pericolosa, come dimostra l'emergenza che sta interessando il Giappone; che il legittimo impedimento è un quesito che, se vinto, spazzerebbe via Silvio Berlusconi e porterebbe al ripristino delle regole democratiche che in Italia sono del tutto saltate per le leggi ad personam volute dal presidente del Consiglio per non farsi processare; che l'acqua deve rimanere pubblica e a beneficio di tutti, perché non è lecito speculare su una risorsa indispensabile alla vita. Per questo e per altre mille buone ragioni bisogna lavorare insieme per portare tutti gli italiani alle urne, consapevoli che il referendum è l'unico strumento che permette ai cittadini di cambiare davvero le cose. È un'occasione che non possiamo perdere, e a breve non ne avremo altre! Se sei per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per un futuro più pulito, più sicuro e senza nucleare; se sei per un'Italia dove la giustizia è (davvero) uguale per tutti; per un Paese libero da chi amministra lo Stato come fosse l'azionista di maggioranza di una S.p.a., fai sentire la tua voce! Unisciti a noi in questa grande battaglia di civiltà.
Testo tratto da

INIZIATA LA CAMPAGNA REFERENDARIA 2011

E' iniziata, in tutta Italia, la campagna referendaria che ci prepara a raggiungere le urne il prossimo 12 gigno. Un impegno, quello del 12 giugno, a cui nessuno può sottrarsi: in nome della dignità e del diritto ogni cittadino avrà modo di esprimere il proprio parere su tre questioni fondamentali per cui IdV si è da tempo spesa: lotta all'energia nucleare, acqua pubblica ed uguglianza dinnanzi alla legge. Ed è quindi per questo che IdV invita i cittadini a votare SI al referendum per un futuro migliore nostro e dei nostri figli. Per avere maggiori informazioni al riguardo è possibile contattare il sito internet www.sireferendum2011.it